Пространственная Алхимия
Gli antichi Alchimisti
FORMAVANO UNA MISTERIOSA CONFRATERNITA SEGRETA.
CREDEVANO DI POTER OTTENERE IMMENSE RICCHEZZE,
TRASFORMANDO I METALLI VILI
COME ILPIOMBO E IL RAME
IN ARGENTO E ORO.
ANDARONO ANCHE ALLA RICERCA DELL'ELISIR DI LUNGA VITA,
CREDENDO CHE POTESSE PROLUNGARE L'ESISTENZA DEGLI UOMINI.
ERANO GLI ALCHIMISTI...
Alchimia Spirituale
Solve et Coagula
"La modestia ci insegna a parlare degli antichi con rispetto, specialmente se non conosciamo bene i loro lavori. Newton, che lo conosceva praticamente a memoria, ebbe per loro il più grande rispetto, considerandoli uomini geniali e di intelligenza superiore dato che in ogni campo avevano fatto scoperte molto più importanti di quanto si possa immaginare, a giudicare da quello che resta dei loro scritti. Sono più gli scritti antichi andati perduti che non quelli conservati, e probabilmente le scoperte attuali sono di valore inferiore a quelle che si sono smarrite." Andrade
Le lezioni di Alchimia
Si insegna sia la teoria che la pratica di cui siamo in possesso, sperando che ognuno possa andare oltre.
Il cammino è fondato sulla libertà di pensiero, di opinione, di parola e di azione. Attraverso uno studio approfondito della tradizione ermetico alchemica e il simbolismo, l'apprendista si abitua ad esercitare rispettosamente i propri dubbi verso le affermazioni dei maestri.
La vostra vita, forse, non diventerà perfetta e senza ostacoli e non otterrete poteri soprannaturali, ma potrete acquisire una visione più completa di voi stessi, un cuore forte e comprensivo per mezzo del quale non vacillare di fronte alle difficoltà, esercitando i valori morali nella famiglia, nel lavoro, nella società. Inoltre sperimenterete il contatto col mondo spirituale e avrete la certezza della validità dei metodi e del percorso intrapreso.
Jung Carl Gustav
JUNG, Aforismi sull'Alchimia
Il metodo dell'alchimia è, psicologicamente parlando, il metodo della sconfinata amplificazione.
L'alchimia viene ad acquistare l'aspetto del tutto nuovo e interessante di una psicologia proiettata dell'inconscio collettivo.
Un individuo non potrà mai uguagliare, nella produzione simbolica, la ricchezza e l'ampiezza dei simboli dell'alchimia.
Quando parla dell'unione delle "nature" [...] l'alchimista intende nello stesso tempo un simbolo: il ferro è Marte, mentre il rame è Venere, e dunque la loro fusione è nello stesso tempo una relazione d'amore.
Possiamo [...] supporre che nell'alchimia si cercasse effettivamente di attuare un'integrazione simbolica del male, localizzando nell'uomo stesso il dramma divino della redenzione.
Ciò che l'alchimia cerca di esprimere con il Rebis e la quadratura del cerchio, e l'uomo moderno si sforza di tradurre con circoli e quaternità, è una totalità che unisce in sé i contrari e in tal modo, pur non superando il conflitto, tuttavia lo smussa e lo attenua.
Il mondo dei simboli alchemici non appartiene assolutamente ai relitti del passato, ma si trova invece in un rapporto estremamente vitale con le più recenti esperienze e conoscenze della psicologia dell'inconscio.
Carl Gustav Jung, suoi dipinti a tema alchemico: "Sempre quando mi trovo in un vicolo cieco, mi metto a dipingere o a scolpire una pietra".
JUNG, Psicologia e Alchimia
Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: comincia così a studiare i testi degli alchimisti. Dopo quindici anni di lavoro pubblica il volume "Psicologia e Alchimia", che rimane fra le sue opere più affascinanti.
La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l'oro, la pietra filosofale, dall'altra la "presa di coscienza" della psicologia moderna. L'alchimia è espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell'esperienza in conoscenza: vuole portare alla luce il lato divino che dorme nell'oscurità degli istinti, ed è quindi una psicologia che non dice il suo nome, qualcosa di affine alla moderna psicoterapia.
Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che, pur appartenendo ad epoche e a luoghi lontanissimi, hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano essere in realtà il ritrovamento di antichissime e universali esperienze che, appunto per questo, egli definische "archetipiche".
Gli sforzi incessanti che esige l'elaborazione della Grande Opera sembrano, in definitiva, destinati a produrre la proiezione della coscienza in stato di veglia su un piano di stato transazionale di risveglio, e quindi l'ascensione della materia fino alla Luce Ignea che ne costituisce il limite.
Carl Gustav Jung, Psicologia e Alchimia, Bollati Boringhieri, Torino, 2012, foto di copertina illustra l'Ouroboros, il drago-serpente che feconda e divora se stesso, tratto da un manoscritto greco non datato della Bibliothéque Nationale di Prigi
Carl Gustav Jung, suoi dipinti a tema alchemico: "Sempre quando mi trovo in un vicolo cieco, mi metto a dipingere o a scolpire una pietra".
F.M.A. Daniele
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