Liberi Muratori
a Brescia
Profili di alcuni Liberi Muratori bresciani
per origine o per scelta o per ufficio
Presentazione
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Il nostro obiettivo è stato quello dipingere una galleria di ritratti col pennello della critica storica e non per elogiare l’appartenenza in se stessa all’Istituzione di Liberi Muratori bresciani per origine o per scelta o per ufficio o per appartenenza onoraria accettata.
Tantissimi nostri Fratelli, esempi di virtù e modelli di vita, che avrebbero dovuto figurarvi ne sono rimasti fuori, perché la documentazione d’archivio che li riguardava è andata perduta, vuoi perché distrutta dalle squadracce fasciste, vuoi perché zelanti Fratelli l’hanno gelosamente custodita per salvare il salvabile e poi loro stessi o i loro eredi non l’hanno restituita ​alla Gran Segreteria del loro Ordine.
Molte carte sono ancora da reperire, quali tesori sepolti negli archivi privati e pubblici, mentre quelle oggi consultabili sono già state utilizzate in lodevoli ricostruzioni attendibili, alle quali abbiamo attinto, dalle opere dei noti storici, scrittori e sacerdoti bresciani don Paolo Guerrini e don Antonio Fappani, al giornalista e storico Alessandro Luzio ed anche alle pubblicazioni dello studioso e giornalista bresciano Silvano Danesi.
Tutti loro ringraziamo per la risoluta tenacia delle loro ricerche e delle prestigiose opere di divulgazione.
Altre ricerche sono state svolte in proprio.
L’Elenco
La nostra rassegna di Massoni bresciani di ieri e dell’altro ieri si ferma prima dell’oggi, per la riservatezza dovuta ai Fratelli operativi nel presente quotidiano. Un Libero Muratore ha la facoltà e il diritto di dichiarare con orgoglio la sua appartenenza all’Istituzione, ma non deve mai rivelare il nome di un altro aderente senza il suo consenso, a meno che il Fratello non si sia già palesato apertamente come Massone, anche solo per la carica pubblica che riveste nell’Ordine.
L’elenco si attiene al modello classico; vi si trovano infatti i nomi più disparati, alcuni dei quali forse ti attendevi di vederli qui compresi, altri no. E cercherai invano personaggi che credevi Massoni e che qui non figurano. Scoprirai scrittori, poeti, artisti, sportivi, scienziati, sindacalisti e politici dalle opposte ideologie, militari che talora scesero in campo l’uno contro l’altro in schieramenti opposti, ecclesiastici, affaristi d’ogni genere; tutti si presentano dinanzi a te, senza distinzione alcuna.
Sulle prime potresti rimanere disorientato, anche perché si passa liberamente:
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dall’attualità (leggendo ad esempio di Silvano Danesi, che è scrittore e giornalista contemporaneo e Gran Maestro Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana degli ALAM) al recente passato col fratello Giulio Mazzon (fondatore della Comunione dei Liberi Muratori e Gran Maestro della stessa);
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dal Sette-Ottocento con molti sconosciuti Fratelli appartenenti all’antica Reale Loggia Amalia Augusta del periodo napoleonico (di cui fortunatamente si è conservato l’elenco) a personaggi famosi nel mondo come il medico e accademico Camillo Golgi, premio Nobel per la medicina nel 1906;
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dai fratelli Lechi, comandanti di forze armate (anche in in campi avversi) ai patrioti garibaldini che hanno combattuto le battaglie del risorgimento da semplici soldati;
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dalla spia politica del governo austriaco infiltrata nella Loggia Amalia Augusta, come Pietro Dolce (Pseudonimo di Barbieri Gaetano) ai patrioti che hanno dato la vita per l’ideale di libertà;
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dai molti nobili ai tanti borghesi;
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da poeti e letterati come Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, il Fratello onorario Vincenzo Monti e Giuseppe Cesare Abba agli sportivi come il pilota automobilistico Aymo Maggi;
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dal celebre “mastro birraio” Pietro Wuhrer Jr all’altrettanto conosciuto Marco Folonari della dynasty vinicola bresciana;
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da politici di grande statura come il presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli (cui si devono importanti riforme sociali) a politici in campi avversi come il comunista Francesco Loda, il socialista antifascista e presidente ANPI Giulio Mazzon o il sindacalista socialista Bruno Corti ad versus i fascisti Basilio Gnutti con il medico Filippo Grasso Caprioli;
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da grandi personaggi impegnati nel sociale come Tullio Bonizzardi, fondatore della Croce Bianca di Brescia ad editori come Niccolò Bettoni che tanto fecero per stampare e divulgare valori e “cultura”;
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da patrioti martiri per le privazioni subite allo Spielberg e colà morti come Silvio Moretti o morti poco tempo dopo la liberazione come Piero Maroncelli e Vincenzo Martinengo Colleoni a Fratelli reduci da quella dura prigionia, ma non placati nello spirito che riuscirono a lavorare, ancora dopo, per il bene dell’umanità, come Gabriele Rosa, un “eroe romantico” molto attivo nel sociale;
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da giudici legalisti e con un rigido concetto della legge e del diritto, che hanno giurato fedeltà all’Impero austriaco come Antonio Salvotti (che condusse l’istruttoria e portò al processo tanti carbonari, compreso il fratello di Loggia Maroncelli) e non ha salvato dalla prigionia nemmeno il proprio figlio rivoluzionario Scipione per giungere a giudici e procuratori lombardi che nelle loro funzioni si prodigavano a salvare patrioti, quando non furono dei rivoluzionari loro stessi;
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per finire con Massoni il cui nome invano verrebbe cercato nelle enciclopedie ordinarie, perché non commisero atti eclatanti, ma lavorarono nel silenzio e con l’esempio della loro vita, come Donato Gasparetti, garibaldino reduce di Mentana e ricordato dal poeta pontogliese Angelo Anselmi.
Diciamo allora, per tua tranquillità caro lettore e reinterpretando il pensiero dello storico Aldo A. Mola (in “I Liberi Muratori di ieri e di oggi”, Ed. Gabriele Camelo, 1986), che questo è appunto il carattere della Massoneria: unire uomini al di là e al di sopra di qualsiasi distinzione e separazione artificiosa, comprese quelle che possano averli contrapposti nella vita al di fuori dei Templi d’Hiram, nella “storia”.
Che valore assume l’Elenco
Qual’è dunque il valore del repertorio delle pagine seguenti?
Per scelta e per ovvia situazione di mancanza di documenti non comprende tutti i Massoni bresciani, basta pensare che in Italia oggi ci sono più di 36.000 Liberi Muratori nelle principali tre Obbedienze, di cui a Brescia non sono meno di 200, senza per altro che tutti si conoscano o si vogliano far conoscere, visto che non sono contemplate riunioni rituali comuni, ma gli unici incontri che si possono avere tra Massoni di diverse Istituzioni sono nella frequentazione di pubblici convegni aperti a tutti (e in cui non valgono i reciproci mancati riconoscimenti) o sono incontri tra conoscenti o amici con valori della vita condivisi.
Già nei primi anni dell’Ottocento si afferma che i Liberi Muratori bresciani fossero qualche centinaio.
I personaggi qui sommariamente biografati potevano anche non essere ricordati per le imprese vissute nella vita profana o per meriti propriamente massonici, perché di quasi tutti non si ha una autobiografia che testimoni il peso che ebbe l’iniziazione massonica e la frequentazione dei Templi nella loro formazione, nel loro pensiero e nel loro comportamento.
I Liberi Muratori, in genere, non sono inclini a divulgare della propria iniziazione, che resta avvolta nel “mistero” di un’esperienza che appartiene al vissuto anziché al narrato, consegnata all’interiorità, ad una tacita memoria, sottratta alla diffusione (che è sempre un poco una profanazione, cfr A. Mola).
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A nostra volta abbiamo deciso di non insistere sulla “carriera” massonica dei personaggi qui evocati, indicando solo la Loggia bresciana di cui sono stati fondatori o affiliati o Fratelli onorari, omettendo successive affiliazioni, se non per indicare situazioni di periodo in sé complesse di “gemmazione” di officine o, ancora, abbiamo omesso “aumenti di salario” da Apprendista a Maestro o lungo la scala gerarchica di alcuni Riti come i 33 gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato o addirittura i 96 gradi del Rito di Memphis e Misraim… perché sono relativi a questioni interne dei Riti stessi (tranne che per la Loggia primigenia Amalia Augusta che era dichiaratamente scozzese in un periodo in cui questo rito amministrava anche le camere dei primi tre gradi); abbiamo omesso il conferimento di alte cariche e dignità di poteri unicamente amministrativi dei vari Ordini e Riti, con esclusione dei Gran Maestri. Sappiamo bene, del resto, che tutto ciò fa parte dell’Istituzione, ma non rivela affatto la natura, e i fini della Massoneria come scuola iniziatica.
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Oltre 150 nominativi di Massoni bresciani sono elencati nell’opera di Paolo Guerrini a cura di Antonio Fappani e Francesco Richiedei, Pagine sparse, vol. IV, Appendice 1 Í£, Elenco dei Massoni della Loggia Bresciana del 1809, Ed. Del Moretto 1985 – Paolo Guerrini, La Massoneria a Brescia prima del 1821, con l’elenco dei Massoni della loggia bresciana del 1809 in: I cospiratori bresciani, Biblioteca Queriniana BQ SB P III.
Altri nominativi li troviamo in Alessandro Luzio, La Massoneria sotto il Regno Italico e la restaurazione austriaca, nell’Archivio storico lombardo, anno 44, 1917.
Poi ancora in Antonio Fappani nella sua lodevole Enciclopedia bresciana, reperibile in rete.
E ancora in Silvani Danesi, nei suoi libri pubblicati: All’Oriente di Brescia. La Massoneria bresciana dal 1700 ai nostri giorni, Edimai, 1993 - Liberi Muratori in Lombardia. La Massoneria dal ‘700 ad oggi, Edimai, 1995 – La Massoneria lombarda. Dalle antiche radici al Fascismo, I DanAes, 2012.
E infine saggi, tesi di laurea, l’enciclopedia on-line wikypedia, articoli giornalistici e altra documentazione, per cui abbiamo riportato i riferimenti bibliografici completi, permettendoti così di individuare l’origine delle informazioni e di verificarne validità e attendibilità.
![]() ABBA Giuseppe Cesare | ![]() SALVOTTI Antonio | ![]() SALFI Francesco Saverio |
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![]() ZANARDELLI Giuseppe | ![]() STOLPER Edward | ![]() ANELLI Angelo |
![]() APPIANI Andrea | ![]() ARBORIO Luigi Giuseppe di Gattinara marc | ![]() BARUCHELLI Paolo |
![]() Bettoni Nicolò | ![]() BONAVINO Cristoforo (Ausonio Franchi) | ![]() CANTU Giuseppe |
![]() CASSOLA Carlo | ![]() CONTI Febo | ![]() CASTELLAZZO Luigi |
![]() BONIZZARDI Tullio | ![]() CORTI Bruno | ![]() DOSSI Alessandro |
![]() D'ANNUNZIO Gabriele | ![]() FENAROLI AVOGADRO Giuseppe | ![]() FILOS Francesco 1 |
![]() FILOS Francesco | ![]() FOSCOLO Ugo | ![]() Foscolo Ugo nel 1807 |
![]() GAMBARA Gianfranco | ![]() GAMBARI Giuseppe | ![]() GNUTTI Basilio 1 |
![]() ARNALDO da Brescia | ![]() GOLGI Camillo 2 | ![]() RONCHI Antonio |
![]() ROSA Gabriele | ![]() PIAZZONI Alessandro | ![]() PIAZZONI Sandro (2) |
![]() MONTI Vincenzo | ![]() MEJAN Stefano Etienne Pierre | ![]() MAZZON Giulio |
![]() MAZZUCHELLI Luigi | ![]() MARTINI Enrico | ![]() MARONCELLI Pietro |
![]() MAGGI Aymo | ![]() MAGGI Aymo 1 | ![]() LODA Francesco |
![]() LUOSI Giuseppe | ![]() LODA Francesco 1 | ![]() LECHI Teodoro 1 |
![]() LECHI Teodoro | ![]() LECHI Luigi | ![]() GUERZONI Giuseppe |
![]() LECHI Luigi 1 | ![]() LECHI Giuseppe | ![]() GUERZONI Giuseppe 1 |
![]() GOLGI Camillo | ![]() GNUTTI Basilio | ![]() GOLGI Camillo 2 |
![]() DONINA Fiorino | ![]() GAMBARI Giuseppe | ![]() Foscolo Ugo nel 1807 |
![]() FOSCOLO Ugo | ![]() FILOS Francesco | ![]() FILOS Francesco 1 |
![]() CARACCIOLO Sebastiano | ![]() FENAROLI AVOGADRO Giuseppe | ![]() D'ANNUNZIO Gabriele |
![]() CORTI Bruno | ![]() BONIZZARDI Tullio | ![]() ROSA (2) |
![]() CASTELLAZZO Luigi |