Interviste al Fratello Caudio Bonvecchio Ex Gran Maestro Aggiunto
del Grande Oriente d'Italia
Claudio Bonvecchio
Nato a Pavia il 20 gennaio 1947 è un filosofo italiano.
Dal 1987 insegna "Filosofia della Politica" nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo. Nello stesso ambito dottrinale insegna nel 1990 nell'Università degli Studi di Trieste sino al 2001. Da questo stesso anno è Professore Ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali nel Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione della Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell'Università degli Studi dell'Insubria dove dal 2003 diviene vicedirettore del Dipartimento di Informatica e Comunicazione.
Ex Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia. E' stato iniziato alla Libera Muratoria presso la loggia del Grande Oriente d'Italia Cardano di Pavia nel 1992, dove ha ricoperto varie cariche. Dal 6 aprile 2014 è stato Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia in seno alla Giunta guidata dal Gran Maestro Stefano Bisi[2].
Dal 5 dicembre 2018 è componente del Cda della Fondazione Luigi Einaudi Onlus.
Opere
Particolarmente dedito agli studi sulla simbologia e sulla mitologia politica ha pubblicato numerose opere su questo argomento:
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Immagine del politico. Saggi su simbolo e mito politico, Cedam, Padova, 1995;
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Imago imperii imago mundi, Cedam, Padova, 1997;
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L'ombra del potere. Il lato oscuro della società: elogio del politicamente scorretto (con C. Risi), Red, Como, 1998;
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Il nuovo volto di Ares o il simbolico nella guerra post moderna, Cedam, Padova, 1999;
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La spada e la corona - Studi di Simbolica politica, Barbarossa, Milano, 1999;
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Gli Arconti di questo mondo. Gnosi: politica e diritto, Edizioni Università di Trieste, Trieste, 2000;
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Il pensiero forte, Settimo Sigillo, Roma, 2000;
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Apologia dei doveri dell'uomo, Terziaria, Milano, 2002;
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La maschera e l'uomo, Franco Angeli, Milano, 2002,
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Il coraggio di essere (con Boris Luban-Plozza), Dadò, Lugano, 2002;
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Europa degli Eroi Europa dei mercanti. Itinerari di ribellione, Settimo Sigillo, Roma, 2004;
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Inquietudine e verità, Giappichelli, Torino, 2004.
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Dove va l'idea di Tradizione, Settimo Sigillo, Roma, 2005;
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Il sacro e la cavalleria, Mimesis Edizioni, Milano, 2005;
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Esoterismo e Massoneria, Mimesis Edizioni, Milano, 2007;
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I Viaggi dei Filosofi, Mimesis Edizioni, Milano, 2008;
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La Filosofia del Signore degli Anelli, Mimesis Edizioni, Milano, 2008;
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Ripensare l'identità. Per una geopolitica dell'anima europea, Settimo Sigillo, Roma, 2009;
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Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo. Un percorso nella post-modernità, ScriptaWeb, Napoli, 2010;
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La Magia e il Sacro – Saggi Inattuali, Mimesis Edizioni, 2010.
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Eros come simbolo, AlboVersorio, Milano, 2011.
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L'orologio dell'Apocalisse. La fine del mondo e la filosofia, curatela con Erasmo Silvio Storace, AlboVersorio, Milano, 2012.
Adam Kadmon
Personaggio immaginario apparso per la prima volta nel 2005 sul web su un blog amatoriale. Nel 2009 è stato ripreso dalla trasmissione radiofonica Lo Zoo di 105 e nel 2010 dalla trasmissione televisiva Mistero, diventando popolare presso il pubblico italiano.
Nell'ambito di trasmissioni radiofoniche e televisive e in varie pubblicazioni viene presentato come se fosse una persona realmente esistente e viene anche accreditato come autore di alcuni libri.
Nella versione televisiva è rappresentato come un misterioso appartenente a culture esoteriche che, celando il suo viso con una maschera, sostiene svariate teorie "del complotto".
Il nome è ispirato alla figura dell'Adam Qadmon, l'uomo primordiale della mistica ebraica, e significa "uomo delle origini" ossia "umanità incontaminata".
Dal 2009 in poi, gli argomenti oggetto dei suoi monologhi radiotelevisivi sono quasi sempre legati a varie teorie del complotto, spesso in chiave esoterica, o anche ad eventi storici o di attualità. Molti temi inoltre riguardano gli Illuminati o il Nuovo ordine mondiale.
In queste interviste l'aspetto esoterico ed iniziatico è solo accennato; d'altra parte il Fratello Claudio Bonvecchio ha dovuto rispondere con competenza a domande che, se pur ben poste, per le esigenze dei tempi televisivi non si prestavano ad approfondimenti.